Come Presentare la Domanda, i Costi ed i Requisiti per la Sanatoria

Come Regolarizzare Badanti e Colf

I nostri genitori ci hanno donato la vita, fatto crescere serenamente sostenendoci e prendendosi cura di noi ed arriva irrimediabilmente il momento in cui i ruoli s'invertono e spetta a figli e nipoti occuparsi delle persone anziane mentre invecchiano.

Spesso l'affetto per i propri cari non è di per se' sufficiente, dovendo fare i conti con gli impegni lavorativi, le giornate ricche di impegni ed anche la difficoltà di fronteggiare le esigenze di una persona anziana (talvolta non più autosufficiente) qualora non si sia preparati e non si abbia la necessaria esperienza.

Per queste ragioni l'opera prestata dalle badanti e dalle colf si rivela determinante per milioni di italiani, i quali guardano con grande interesse alle normative relative alle assunzioni, ai contratti di lavoro e alle sanatorie volte a regolarizzare badanti e colf, per la maggior parte straniere.

La ricerca della persona più adatta a trascorrere molte ore dell'anziano, di frequente trasferendosi anche a casa sua, non è di certo semplice e, dopo aver individuato una badante di fiducia è necessario occuparsi anche degli aspetti burocratici relativi all'assunzione e al pagamento dei relativi contributi.

Per quanto concerne i contratti di lavoro la normativa di riferimento è contenuta nel Contratto Collettivo di Lavoro per gli Addetti ai Servizi Domestici e Familiari risalente al marzo 2007 e valido fino al 28 febbraio 2011, nel quale è anche contenuta la disciplina relativa alle 4 diverse categorie di badanti e colf, ad ognuna delle quali sono associati compiti, responsabilità e livelli salariali diversi, partendo dal livello inferiore (livello A) fino a quello superiore (livello D).

In ogni singolo contratto di lavoro vanno poi inseriti aspetti obbligatori tra i quali la data d'inizio e di chiusura del rapporto di lavoro, le mansioni ricoperte, gli orari e i turni, i giorni di ferie, la previsione o meno di vitto e alloggio etc...

LA SANATORIA DELLE BADANTI

Il Decreto sulla Sicurezza approvato nel luglio 2009 ha fatto emergere la questione delle badanti e delle colf che vivono in una condizione di irregolarità, ma al contempo prestano un lavoro indispensabile per milioni di famiglie italiane.

Al fine di risolvere la problematica, il Governo ha deciso di intervenire introducendo procedure volte a regolarizzare la posizione di tali lavoratori che svolgono attività sommerse, rischiando per di più di essere espulsi dal nostro paese nel caso siano extracomunitari.

La domanda di regolarizzazione, o di sanatoria, si rivela pertanto uno strumento di enorme importanza per milioni di italiani e di stranieri, meritando  un approfondimento che aiuti chi decida di farvi ricorso.

Ogni datore di lavoro, sia esso italiano oppure straniero in possesso del regolare permesso di soggiorno, può infatti aderire alla sanatoria volta a far rientrare le persone nel pieno rispetto della legge, con significativi vantaggi per ambo le parti in causa.

COME PRESENTARE LA DOMANDA

Il periodo utile va dal 1 al 30 settembre e la domanda va presentata:

  • all'Inps se si tratta di regolarizzare un cittadino italiano o di un paese dell'Unione Europea;
  • allo Sportello Unico per l'Immigrazione, attivato presso ogni Prefettura,  in caso di lavoratore extracomunitario.

QUANTO COSTA LA SANATORIA

La procedura volta a far emergere il lavoro irregolare richiede il versamento di un contributo pari a 500 euro. Si tratta di una cifra forfetaria che va versata per ogni singolo lavoratore nel caso il datore di lavoro avvii più pratiche.

Dal 21 agosto 2009, si può versare il contributo pari a 500 euro

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REQUISITI PER PRESENTARE LA DOMANDA

Ogni datore di lavoro italiano, cittadino dell'Unione Europea oppure extracomunitario in possesso di valido permesso di soggiorno può aderire alla sanatoria purchè vengano rispettati i seguenti requisiti:

  • la sanatoria ha valore solo per colf e badanti e per quanto concerne le ultime anche un membro della famiglia, pur non convivente con il soggetto che necessita dell'assistenza, può farsi carico di presentare la domanda.
  • Il lavoratore che si chiede di regolarizzare deve aver prestato la propria attività per almeno tre mesi nel periodo antecedente alla data il 30 giugno 2009.
  • Il lavoratore deve ancora essere alle dipendenze del datore nel momento in cui quest'ultimo presenta la domanda per la regolarizzazione.


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